"The drawing sound"


«Ho sempre invidiato chi è in grado di disegnare. 
Capiamoci. 
Non è l'invidia rancorosa e triste di chi vorrebbe ma non fa.
 E' proprio che sono una scarpa a disegnare. E ci ho provato, giuro! Ma ho la fortuna di avere dalla mia altri strumenti per raccontare una storia. Una storia per immagini e suoni.
Ho scelto "The Drawing Sound" come titolo perché quella lingua meravigliosa che è l'inglese permette di darne due accezioni italiane. La prima, il "Suono del Disegno", un sottofondo di creazione e parole sul mestiere (o passione che sia) di disegnatori e illustratori.
 La seconda, "Il Suono che Disegna" proprio perché alle parole e ai suoni si fa da contorno con le immagini, nel delineare un ritratto abbozzato, con uno stile che un disegnatore definirebbe "sporco" ma estremamente onesto della persona, senza forzature di copione e sceneggiature.
The Drawing Sound è una serie di micro-documentari, della durata di un minuto ciascuno, e vuole far conoscere al pubblico la piccola realtà dei volti e delle mani che stanno dietro a Baloons and Balot, festival dell'illustrazione e del fumetto di Vistrorio, una piccola comunità della Valchiusella.»
Alessandro Aimonetto



Durante questa imminente edizione di Balloons & Balot, Alessandro lancia il suo progetto "The drawing sound", raccontando gli artisti che sono dietro al festival.

Qui trovate i suoi video
(cliccando sui titoli, trovate il link al video corrispondente):

«Desirée ha un mucchio di capelli e le dita macchiate di china. 
Desirée adora gli scoiattoli, che le ricordano il suo modo di essere e di fare. 
Desirée ama il Giappone e sa disegnare.»


«Posso dire di conoscere Caio da molto. 
Almeno, conosco da molto i suoi disegni, il suo umorismo graffiante ma tremendamente realistico legato al mondo dell'arrampicata. I comics di Caio sono una presenza costante in molte delle palestre al chiuso, per quella loro ironia ispirata a modi di dire e di fare che convivono con la disciplina.»


«Rapidograph per segnare un foglio trasparente, lamette da taglierino per cancellare.
Francesco porta il dettaglio come una bandiera, gloriosa e svettante nei suoi disegni. Vuole raccontare il passato passando dall'architettura, dall'urbanistica. Osservatore attento ed accorto, tramuta inchiostro e carta in legno, ferro e pietra.»



«Con Gabriele ho sperimentato una sorta di colpo di fulmine. Sono bastate due ore di chiacchiere in amicizia per scoprire in lui un cuore di luce e vento che batte/soffia forte. Gabriele ha l'animo del poeta, non senza la medesima inquietudine irrequieta, che traspare dai suoi disegni.»




«Dire che Cinzia è umile, è un eufemismo. Personalmente, è molto facile per me ritrovarsi nelle sue parole ed in parte anche nella sua esperienza personale. Imparare sul campo il proprio lavoro può essere distruttivo. Serve carattere. Non un carattere forte, duro, ma flessibile come un giunco, in grado di adattarsi, piegarsi quando serve e soffrire senza spezzarsi. Cinzia mi insegna l'umiltà e il confronto con i limiti, necessario per crescere e migliorarsi.»




«Andrea mi ha colpito mostrandomi alcune delle sue tavole. Il suo stile, marcato e riconoscibilissimo, è tanto giocoso quanto preciso, professionale e infantile al tempo stesso. Disneyano, ecco.
Per Andrea ho scelto "childly", un termine dell'inglese arcaico che include in se un mucchio di significati. "Infantile" probabilmente il più scorretto. "Innocente", "puro", "naive" sono tutti termini che descrivono appieno la sua entità.»




«Ho promesso a Martina che se dovessi mai tatuarmi vorrei un suo disegno. Le linee pulite, lo stile preciso, la scelta del colore...tutto nelle sue tele mostra una ricerca continua, un'indagine accorta, non soltanto della tecnica ma del suo stesso animo. Martina mi parla di emozioni e sentimenti, di dolore e di produzione artistica; proprio non posso non darle ragione quando sostiene che "le cose nate dalla sofferenza interiore sono le migliori»




«Gian mi ha aperto la sua casa prima ancora di svelarmi la sua persona. Ed entrambe sono fantastiche. 
Credo di aver avuto una delle conversazioni più interessanti della mia vita proprio con lui, di fronte a un bicchiere di vino e a un fantastico risotto preparato da lui e dalla sua compagna Elisabetta (un'altra fantastica pittrice, peraltro!). 
La sperimentazione, la ricerca, l'idea di cosa l'arte debba esprimere, a cosa debba tendere. E sopratutto l'idea di artista. Gian ha navigato nella mia mente come un Corto Maltese del pennello e della sabbia.
Grazie.»




«Un vulcano in miniatura, questo il mio ricordo di Carolina. 
Creatività e voglia di fare sprizzano gioiosamente dalla sua persona. 
Raramente si incontra qualcuno che sappia trasmettere in maniera così lucida il suo amore per il mondo e per tutto ciò che contiene.»



E non finisce qui!
La lista è in continuo aggiornamento con nuovi video e nuovi artisti.